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domenica 3 febbraio 2013

Il design come arte


Video originale: Paola Antonelli: il design come arte

Se ne era già parlato a proposito di videogiochi e arte, ecco un intervento di Paola Antonelli senior curato del MoMa di New York a proposito del rapporto tra arte e design, personalmente ritengo più interessante la sua spiegazione di cosa è il MoMa e del suo significato, ogni volta che visito un museo, mi chiedo se non sia un luogo che debba essere profondamente ripensato alla luce delle nuove tecnologie disponibili. Riporto il testo in italiano della conferenza.


Chi crede nel paradiso, ha una certa idea di come dovrebbe essere. Secondo me, il paradiso è soddisfare la curiosità. Immagino il paradiso come una nuvola comoda, dove posso sdraiarmi – a pancia in giù, come quando guardavo la TV da bambina, appoggiata sui gomiti. E posso guardare ovunque voglia, vedere i film che ho sempre voluto vedere. E come quando ti assale quello stato di trance a volte in metro, a New York, quando leggi, c'è qualcosa di calmante e semplice.
La cosa divertente è che, in qualche modo, ho già vissuto quel tipo di vita. Perché ho scoperto -- ci ho messo un po' per capirlo, ma alla fine, verso i 24 anni, ho capito che stavo meglio in compagnia degli oggetti che delle persone, e così ho deciso di seguire questa passione. E fondamentalmente vivo la mia vita in una sorta di trance. Mi guardo attorno, e tutto ciò che vedo è l'inizio di una lunga storia.
Décolletage Plastique Design Team.Bic Cristal. 1950.Polystyrene and polypropylene plastic, and tungsten carbide.Manufacturer: Société Bic, France.Gift of the manufacturer. 

Un esempio: questa è la mostra "Umili Capolavori", al Museo d'Arte Moderna nel 2004 [dal cerotto band aid alle penne bic una esposizione di 120 "umili capolavori"; gli oggetti di tutti i giorni che, a uno sguardo più accurato, si rivelano vere e proprie pietre miliari del design n.d.A.] . Eravamo nel Queens. Stavamo costruendo, il grande, grande palazzo a Midtown ma ci trovavamo ancora in una piccola zona sperduta. Uno dei momenti più esilaranti della mia carriera.

Ma non l'unico. Il carattere tipografico -- il carattere è l'Helvetica. E' il suo 50° anniversario quest'anno. Ho pensato: Max Miedinger, e tutti quei designer Svizzeri insieme, che vogliono superare Akzindez Grotesk, e creano un nuovo carattere sans-serif. E il film già comincia nella mia testa. Ovviamente, immaginate che con "Umili Capolavori" era la stessa cosa moltiplicata per 100. Spero, comunque, che il vero scopo della mostra abbia lo stesso effetto su di voi.
La mostra voleva stimolare un approccio da bambini nel fare le cose -- sapete quando fanno i compiti? Invece di accontentarsi di 2 piselli in un vassoio, speravo che andassero in cucina, o rovistassero nella borsa della madre, e creassero le loro opere da museo su quel vassoio.
Così che tutti potessero suggerire nuovi "Umili Capolavori." Al MoMA abbiamo messo a disposizione dei libri -- per chi avesse voluto proporre i propri "Umili Capolavori." Di solito in questo modo si ottiene l'80% di robaccia e il 20% di cose accettabili. E invece erano tutti -- o quasi-- dei validi consigli.
C'erano molti elementi di nazionalismo. Ad esempio, non sapevamo che gli Spagnoli avessero inventato il mocio -- e ne vanno fieri. Gli spagnoli lo reclamano per "la fregona" [the mop] e gli italiani per la pizza. Volevo mostrarvi anche i suggerimenti dal Kentucky, non sono niente male: hanno il chiaro di luna, i detersivi e l'incolla-tutto.
E posso continuare, e ho trovato -- (Risate) -- anche, questo suggerimento da Milano: il nostro spartitraffico, che chiamiamo panettone, dipinto -- sapete, quelle bellissime cose di cemento che usano a Milano per dividere la carreggiata. Pensate a qualcosa anche voi. Mandatecelo, se volete -- sono sempre ben accetti.
Ma una mostra come quella mi ha fatto capire ancora meglio ciò che avevo pensato per 13 anni, da quando lavoro al Museo d'Arte Moderna. Sono italiana. In Italia, il design è una cosa normale. Ogni Paese ha una propria vocazione per cose diverse. Sono stata da poco in Argentina ed Uruguay, e lì le case sono normalmente costruite in un bellissimo stile moderno che non si trova da nessun'altra parte, ma l'arte contemporanea era orrenda.
In Italia -- a Milano, soprattutto -- l'arte contemporanea non ha tutta quella rilevanza. Ma il design -- mio Dio. Anche nel negozio all'angolo, senza andare in qualche negozio stravagante, si trovano cose con un design così ricercato che tutti quanti pensano che siamo tutti così sofisticati. E lo trovate in un negozio.
New York ha la fissazione per l'arte contemporanea. Rimango sempre sbalordita -- a 3 anni sanno già chi sia Richard Serra e ti portano a visitare le gallerie. Ma per qualche ragione, il design è ancora considerato solo una decorazione. Davvero interessante. Quando dico la parola "design", la maggior parte della gente pensa a questo tipo di design esagerato -- in questo caso è volutamente esagerato -- decorazioni, decorazioni per interni. Immaginano qualcuno che sceglie tessuti.
Il design può essere quello, ma anche questo. Può essere una scuola di design a Gerusalemme che prova a migliorare il design delle maschere anti-gas. Come sapete, Israele fornisce una maschera anti-gas a persona, bambini inclusi. Questi designers cercano di trovare un modo per abbassare il bordo -- così che invece d'essere imprigionati, si possa anche bere una Coca Cola.
Hanno provato a fare una maschera per bambini in modo che il bambino possa essere tenuto in braccio dal genitore -- il calore umano è importante -- e fanno anche una piccola tenda per il bambino. Per quanto crudele e spietato possa sembrarvi, è un modello fantastico. Non ha nulla a che fare con i mobili bizzarri, ma fa comunque parte dello stesso campo.
Fin dall'inizio, al Museo d'Arte Moderna ho provato a sfruttare il potere del Museo stesso. E' bellissimo lavorare lì -- hai davvero un potere, perché di solito le persone sanno della tua mostra o vengono a vederle. Ed è potere, perché se fosse un museo di design, non avrei così tanti visitatori. So perfettamente che l'80% del mio pubblico viene per vedere Picasso e Matisse. Poi s'imbattono nella mia mostra, e li trattengo lì.
Quello che sto cercando di fare è qualcosa che i curatori del Museo nel mio dipartimento cercano di fare da quando il museo è stato fondato nel '29, cioè provare a vedere cosa sta succedendo nel mondo e utilizzare quell'autorità per cercare di migliorare le cose. Ci sono stati molti episodi -- In realtà, Eames Demetrius dovrebbe trovarsi qui tra gli spettatori. In 2 occasioni, il suo bis-nonno -- nonno-- ho sempre dei dubbi sul grado di parentela esatto. Ma Charles Eames, la prima volta, e poi Charles e Ray Eames la seconda volta hanno partecipato a 2 gare. Una nel 1940 -- per dei mobili organici -- e la seconda volta, nel 1948, erano dei mobili economici per i soldati che tornavano dal fronte e che hanno dato avvio ad un'intera linea di mobili. C'erano bei modelli, a basso costo. C'erano molti programmi di architettura e design che ruotavano attorno al concetto di "un design migliore, per una vita migliore".
Ho iniziato nel '95 con una mostra intitolata "Materiali Mutevoli nel Design Contemporaneo." Era una nuova fase, secondo me, per il mondo del design in cui i materiali venivano personalizzati dai designer stessi. Così sono venuta a contatto con esempi di design molto diversi, come gli aerogel del laboratorio di Lawrence Livermore in California. All'epoca stavano iniziando a introdurli sul mercato del largo consumo. Ed anche, lo strepitoso lavoro di Takeshi Ishiguro che ha creato questi contenitori per sale e pepe, fatti con pasta di riso. Come vedete, va -- ce ne sono tipi molto diversi.
Per esempio, quest'altra mostra intitolata "Workspheres" del 2001, ho chiesto ad alcuni designer di proporre nuove idee per i nuovi stili di lavoro che stavano prendendo piede al tempo. E lì c'è Ideo. Era bellissimo -- l'hanno chiamato "Cieli Personali." L'idea era che se avevi un cubicolo, potevi proiettare un cielo sulla tua testa, e avere il tuo "Cielo in un stanza". E' una famosa canzone italiana.
Un altro esempio, Questo era Marti Guixe, sul lavoro in movimento. Hella Jongerius, la mia preferita, su come lavorare a casa. E questo mi lascia introdurre un'idea importante del design. I designer sono i più grandi sintetizzatori al mondo. La cosa che gli riesce meglio è sintetizzare i bisogni umani; le attuali condizioni economiche, dei materiali, di sostenibilità. Quello che fanno, alla fine -- se sono bravi -- è molto più che una somma delle parti.
Hella Jongerius è una persona capace di fare una sintesi alquanto strabiliante, e anche divertente. L'idea di base nei suoi lavori era che -- sapete, a quei tempi tutti dicevano che dovevi davvero scindere la tua vita. Invece lei diceva no, no -- lavoro e divertimento possono coesistere. Quella è veramente bella -- è la cena in TV del 2001.
Ci sono state molte altre mostre nel frattempo, ma non voglio parlarvi delle mie mostre. Voglio raccontarvi di quanto siano grandiosi alcuni designer. Ho sempre avuto un rapporto difficile con la parola "anticonformista." Sono arrivata negli Stati Uniti 13 anni fa, e ancora oggi mi chiedo, che cosa significa? Stamattina l'ho cercata sul dizionario, e c'era scritto che c'era quest'uomo che non marchiava il suo bestiame. Quindi, non stava seguendo la massa -- e pertanto, era un anticonformista. Quindi i designer devono essere degli anticonformisti. Il modo migliore per progettare un oggetto di successo -- e un oggetto che prima non avevamo -- è di far finta che non sia mai esistito o che le persone possano avere con esso un atteggiamento diverso.
L'ultima mostra che ho allestito al Museo si chiama "Safe". S'è conclusa all'inizio dello scorso anno, riguardava il design che si rapporta con la sicurezza e si occupa di protezione. E' una lunga storia, iniziata prima del 2001, e chiamata "Emergency." Poi, dopo i fatti dell'11 Settembre, ho avuto uno shock e ho annullato la mostra. Fino a che, pian piano, è tornata a galla -- come un bicchiere mezzo pieno, invece che mezzo vuoto -- riguardante la protezione e la sicurezza.
Si andava da equipaggiamenti per lo sminamento a queste cannucce per sterilizzare l'acqua. C'erano molte cose. C'era anche -- Cameron ed io abbiamo collaborato un po'. E alcuni elementi che trovate sul suo sito stavano anche nella mostra. E' interessante che non dobbiamo più parlare di design ed arte. Ma il design sfrutta qualsiasi strumento a disposizione per rendere un'idea. Con connotati di economia -- e anche di umorismo.
Questo è un bellissimo progetto di Ralph Borland, sudafricano. E' un costume per la disobbedienza civile. L'idea è che quando ci si trova in una rivolta o una protesta e la polizia ti viene incontro, indossi questo capo. E' come un grande cuore -- ha un altoparlante sul tuo cuore così il tuo battito è amplificato. Lo si ricorda alla polizia -- E' come tenere un fiore di fronte ad un fucile. Immaginate, un gruppo di persone con lo stesso vestito che crea un battito cardiaco collettivo in grado di spaventare la polizia.
I designer non sempre creano cose funzionali all'istante ma ci aiutano a capire alcuni problemi. Dunne e Raby -- Tony Dunne e Fiona Raby -- hanno creato questi oggetti riguardanti i nostri tormenti e paranoie. Tipo questi mobili mimetici fatti con lo stesso legno del vostro pavimento cosicché il mobile scompare e voi potete nascondervi. O, ancora meglio, il fungo atomico da abbracciare -- sul quale è stato scritto un articolo sul Bollettino degli Scienziati Atomici degli Stati Uniti. Non credo sia mai successo prima al Museo d'Arte Moderna. O questa sedia Faraday, che dovrebbe proteggerti dalle radiazioni.
La cosa interessante della mostra è la scoperta che l'ultimo riparo te lo offre il tuo senso di te -- e ci sono alcuni designer che stanno lavorando su questo argomento. Questa è Cindy van den Bremen, una designer olandese che ha creato questa serie di copricapo sportivi. Sono articoli sportivi per donne musulmane che vogliono praticare sci, tennis -- fare ciò che vogliono -- senza doversi togliere il copricapo.
E a volte, facendo queste ricerche ci s'imbatte in queste bellissime idee di design. Twan Verdonck è molto giovane -- 27 anni, credo -- e lavorando insieme a degli psicologi, ha creato una serie di giochi per la stimolazione sensoriale di bambini con problemi psicologici. Molto belli. Vanno da questo peluche, che è fatto per abbracciarti -- perché ai bambini autistici piace essere abbracciati forte, così gioiscono -- fino a questa bambola con lo specchio, così il bambino/a può guardarsi allo specchio, e riacquistare coscienza di sé.
Il design prende in considerazione il mondo intero, e tiene conto del mondo sotto tutti i punti di vista. Ultimamente sono stata ad un conferenza sul lusso, organizzata da Herald Tribune, ad Istanbul. E' stata interessante perché sono intervenuta a parlare per ultima, e sono stata preceduta da altre persone che hanno davvero parlato di lusso. Non volevo fare la guastafeste, ma allo stesso tempo mi sono sentita in dovere di riportare il discorso alla realtà.
La verità è che esistono diversi tipi di lusso. C'è anche il lusso relativo, per coloro che non possiedono molto. Voglio rendervi l'idea, facendovi 2 esempi di design derivati dalla necessità di economizzare -- limiti molto precisi. Questa è Cuba, e questo campanello da bici è ricavato da un gioco riciclato. Mentre questo impermeabile è fatto sacchi di riso. Sono belli, ma la bellezza è data ancor più dal fatto che sono intelligenti ed economici.
Invece questo è il lavoro di 2 fratelli di San Paolo, Fernando e Umberto Campana, che ispirati dalla povertà e furbizia da cui erano circondati, hanno creato mobili che adesso vengono venduti a prezzi esorbitanti. Ma questo è dovuto alla stranezza del mercato in sé.
Il design prende davvero di tutto in considerazione. La cosa interessante è che, con i progressi tecnologici, stiamo diventando sempre più svincolati ed eterei, mentre i designer ci vogliono partecipi. Vogliono che ci sforziamo. Questi mobili, ad esempio, sono progettati per coinvolgerci fisicamente. Anche questa sedia, che va prima aperta e quando ci si siede prende la vostra forma, fino a questa bellissima serie di oggetti di Ana Mir a Barcellona che sono considerati opere di design. Da questi gioielli fatti con capelli umani, a questi capezzoli di cioccolata a queste caramelle infradito che il vostro amante dovrebbe leccare dalle vostre dita. (Risate)
E' tutto molto bello perché in qualche modo è un bel momento per il design. Molti anni fa, ho ascoltato un matematico viennese, di nome Marchetti, che spiegava come l'innovazione nell'industria militare -- quindi, un'innovazione segreta -- e l'innovazione nella società civile siano 2 sinusoidi opposte. Ed ha un senso. In tempi di guerra, c'è molta innovazione tecnologica. Mentre nel mondo bisogna farne a meno -- bè, durante la 2°guerra mondiale, bisognava fare a meno dell'acciaio, dell'alluminio. Quando si torna alla pace, tutte queste tecnologie tornano d'improvviso disponibili sul mercato civile. Molti di voi penseranno che la Sedia di Patatine fatta da Charles e Ray Eames sia il risultato di quella situazione. La vetroresina è tornata disponile sul mercato civile all'improvviso.
Penso che sia un momento strano. Il ritmo delle sinusoidi è cambiato enormemente, come il ritmo della nostra vita negli ultimi 25anni. Non so più quale sia la lunghezza d'onda, oramai. Ma è un momento molto importante per il design. Perché non è solo la tecnologia a progredire -- non è solo la tecnologia informatica che sta rendendo il mondo del design accessibile a tutti -- ma anche l'idea di sostenibilità -- non solo sostenibilità dal punto di vista delle emissioni di CO2 e impronta di carbonio, ma anche sostenibilità delle interrelazioni umane -- fa parte del lavoro di molti designer. Ed è per questo che i designer si concentrano sempre più sui comportamenti piuttosto che sugli oggetti. Soprattutto quelli positivi -- non tutti quanti.
Volevo mostrarvi, ad esempio, il lavoro di Mathieu Lehanneur, che è fantastico. E' un giovane designer francese che sta lavorando -- e a questo punto sta lavorando anche con aziende farmaceutiche -- su nuovi modi per assicurare che i pazienti, i bambini soprattutto, prendano le proprie medicine con costanza e sicurezza.
Per esempio, questo è un bel contenitore per le medicine contro l'asma e si gonfia da solo quando arriva il momento di prendere la medicina. Per cui il bimbo deve andare -- (suono) -- a staccare e sgonfiare il contenitore stesso. Invece, quest'altra medicina può essere disegnata sulla propria pelle. Il dosaggio intradermico vi da la possibilità di prendere parte a questa particolare forma di assunzione. C'è anche il lavoro di gente come Marti Guixe, che cerca di coinvolgervi facendo in modo che tutto passi attraverso la vostra bocca. Così imparate dai vostri sbagli, o dal vostro gusto, con la bocca.
La prossima mostra a cui lavorerò -- e ho tormentato molti di voi a riguardo -- riguarda il rapporto tra design e scienza. Non sto cercando di trovare le metafore, ma i punti in comune: lamentele, problemi e preoccupazioni condivise. Penso che ci darà la possibilità di andare un po' oltre quest'idea di design come istruzione: un orientamento, più che una prescrizione di forma.
E mi auguro che molti di voi vi parteciperanno. Ho già inviato un'email ad alcuni di voi. Ma design e scienza, e la possibilità di visualizzare proporzioni diverse, e quindi, lavorare davvero in scala molto piccola per renderla molto grande e significativa. Grazie.

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