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giovedì 31 gennaio 2013

Il Kinect entra nei centri commerciali

Il sensore tridimensionale PrimeSense
Articolo originale: The Contextual Sensual CES2013

Ricordo di un importante scienziato americano che sosteneva che per capire dove stava andando la tecnologia, bastava vedere le innovazioni delle sale da bowling: presto o tardi le innovazioni che si trovavano lì avrebbero fatto capolino anche nelle aule universitarie! La battuta era ovviamente una provocazione, ma personalmente tendo a guardare con un occhio di riguardo le novità, in termini di tendenze tecnologiche, che vengono fuori dal mercato videoludico; considerando che l'acquisto di computer e console è portato avanti dai ragazzi è ovvio che le novità di quel mercato si riflettano presto o tardi nel mercato generalista.

In principio fu il PowerGlove Mattel (acquisto obbligato per chi negli anni 90 voleva fare realtà virtuale fatta in casa), venne poi la Wii e quindi quasi contemporaneamente il Playstation Move e il Microsoft Kinect: le console erano in grado di vedere o leggere i nostri movimenti nello spazio e usarli per interagire con i giochi.  La tecnologia del Kinect è opera della PrimeSense che, all'ultimo CES, ha presentato il nuovo sensore 3D e le possibili applicazioni in campo non prettamente videoludico.


Nel video si può vedere come il sensore (in realtà due sensori più un proiettore) sia in grado di percepire i movimenti all'interno del volume piramidale virtuale che ha come vertice il sensore stesso e come base il pavimento o una parete. Vengono  anche proposti due applicazioni, la prima trasforma una normale scrivania in uno schermo interattivo simile al Microsoft Surface, permettendo anche l'interazione con oggetti che si trovano sopra di essa, la seconda è più affascinante: il sensore viene posto davanti ad uno scaffale di un supermercato, grazie ad esso si può capire in tempo reale che tipo di cereali vengono acquistati e tenere un inventario aggiornato (notevole anche la heatmap che fa vedere quali prodotti sono più acquistati in base alla loro posizione sullo scaffale), non solo: il sistema si può connettere ad uno smartphone o al tablet del acquirente suggerendo le marche più vendute o le offerte speciali a parità di categoria merceologica prelevata dallo scaffale. Pensate a cosa potrebbe fare una catena di centri commerciali con sensori del genere e il considerevole numero di clienti: dallo studio dei percorsi di vendita a quello delle abitudini e dei comportamenti degli acquirenti; in fondo non è un caso se il tema tecnologico del 2013 è proprio big data, il trattamento di grosse quantità di infomazioni.

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